The Verve - This is Music
I stand accused
Just like you for being born without a silver spoon
Stood at the top of a hill
Over my town I was found
I've been on the shelf too long
Sitting at home on my bed too long
Got my things and now I'm gone
How's the world gonna take me?
Finding myself used to be hard
But now, I see the light
If love is a drug
Then I don't need it
Now it's time to hear my song
How are you gonna take it?
We've got a lot of living to do
There's a door in my mind that's open wide
Come inside come inside
Jesus never saved me
He'll never save you too, and you know!
I've got a little sticker on the back of my boot
This is music
***
"Ho trascorso 18 anni della mia vita in gabbia. Dorata si, ma pur sempre una fottuta gabbia.
Quando l'hanno aperta ciò che ne uscì era un esile uccellino incapace di battere le ali.
Inevitabile che ritornassi prigioniera, questa volta della grigia gabbia della monotonia quotidiana e della disillussione.
Poi fui portata in un'altra gabbia, forse la peggiore: quella dei condannati a morte.
Sono stata accusata di aver sprecato la mia vita. E' forse colpa mia se sono stata sfortunata?
Di certo però avrei dovuto lottare per imparare a volare e riucire a superare quelle barriere che mi bloccavano, invece di lasciarmi andare. E per questo meritavo di morire.
Si, era una condanna giusta e meritata... Per aver ucciso i miei sogni con le mie stesse mani.
In quella gabbia però non ero sola. Trovai altre persone che condividevano un destino di morte, ma le loro ali erano avide di sfuggire a quel fato che per me sembrava ormai segnato.
Li invidiavo. Volevo la loro stessa determinazione e speranza. Volevo le loro ali.
E poi qualcuno decise di condividere con me le sue.
Mano nella mano tentammo il folle volo per fuggire di lì.
Tutto andò storto.
Lei morta. Io ancora viva. Io che meritavo la morte.
Di nuovo senza ali. Di nuovo sola in un'altra gabbia a cui avevo già fatto visita: la gabbia del lutto.
Niente aveva più senso; piangevo il mio Icaro perito tra gli abissi, le piume perdute durante il grande volo, e quelle che stavo ancora perdendo nel tentativo di librarmi di nuovo in volo.
E infine ti sognai.
E ricordai. Parole che ti dissi per risollevarti il morale e a cui non sapevo io stessa se crederci davvero.
"Dovremmo tentare di vivere il più a lungo possibile, perchè ogni momento di vita potrebbe trasformarsi in un tesoro."
E ho finalmente capito: non sono mai stata sola da quando ti ho trovata, perchè sarai ci sempre nei miei ricordi, nel mio cuore, nei miei sogni - perchè no? - e soprattutto nelle ali che mi hai donato e che ora finalmente posso imparare ad usare. E questa volta nessuno cercherà di intrappolarmi. Uscirò dalla mia gabbia e non più come un creatura inutile e indifesa. Come una fenice in grado di risorgere dalle sue ceneri. E come un'usignolo che riuscirà sempre a far sentire la sua voce.
Grazie.
Miranda"
***
Scusate il poema, ma questa donna doveva esprimersi sulla foto di Emy angelo anche se in ritardo u_u
Comunque, lo so, i capelli fanno schifo u_u